sabato 1 agosto 2015

#albeinmalga: quando l'alpeggio prende vita. E la montagna regala grandi emozioni. Ecco il mio racconto...



La sveglia puntata alle 3.40, il suono dei campanacci delle mucche che poco alla volta si risvegliano,  il profumo di latte appena munto. 

#albeinmalga regala sempre tante emozioni… e quest’anno l’esperienza è stata ancora più sorprendente. L’iniziativa voluta da Visittrentino, la società di sviluppo e promozione turistico territoriale del Trentino Alto Adige, in sinergia con le Strade del Vino e dei Sapori del Trentino e con gli apt locali, è un’occasione unica per scoprire e vivere da vicino la vita delle malghe, che, dopo l’esperienza dello scorso anno, non ho voluto lasciarmi sfuggire.

La meta del mio week end in malga è stata malga Juribello, all’interno del parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino, ai piedi dell’imponente Cimon della Pala. Inutile dirvi quanta bellezza ha caratterizzato questa #albeinmalga

Partenza venerdì nel primissimo pomeriggio, direzione passo Rolle. Ad attendermi Cristina, dell’apt San Martino di Castrozza, che non ringrazierò mai abbastanza per il calore, l’ospitalità la professionalità con la quale mi ha accompagnato in questi tre giorni. Insieme agli altri partecipanti, coppie, giovani, famiglie con bambini anche piccoli, accompagnati da Francesca della Strada dei Formaggi delle Dolomiti e Andrea, guida del parco di Paneveggio – Pale di San Martino, abbiamo raggiunto la malga. 

Pietro, il giovanissimo casaro (solo 23 anni), e gli altri gestori di quella che è una malga particolare, tecnologica e all’avanguardia, ci aspettavano. E dopo averci dato il benvenuto ci  hanno lasciati con Andrea, che, in una breve passeggiata nei dintorni, ci ha fatto conoscere le origini del territorio e del pascolo di malga Juribello

Il tempo vola, e intanto si è fatta ora di cena… Pietro ci accoglie nella sala da pranzo della malga, che funziona anche come agriturismo servendo piatti succulenti a chi, con una breve camminata, la raggiunge durante tutta la stagione estiva. 

Malga Juribello è di proprietà della Federazione Provinciale Allevatori, che segue sia l’attività agrituristica che zootecnica della malga. 150 le mucche della mandria di proprietà di una decina di allevatori soci della federazione. Una malga, dicevo, tecnologica e all’avanguardia che produce latte che giornalmente viene ritirato dal Caseificio Comprensoriale di Primiero e trasformato in prodotti straordinari,  tra cui il Butiro del Primiero (presidio slow food) e la Tosela, formaggio fresco e delicato, strepitoso rosolato in padella con il burro.

La cena in malga è stupenda… una degustazione di vari formaggi a diverse stagionature, i canederli al “puzzone di moena” e verza,  gli spätzle panna e speck, il carpaccio di carne salada,  la polenta con la “tosela del Primiero”, il filettino di maiale, la ricotta con miele e noci e per finire i digestivi locali ai sapori di erbe e frutti di bosco. Dopo una cena con i fiocchi, qualche minuto all’aria aperta ad osservare le stelle, e poi tutti a nanna… che la sveglia domani suona presto! 


La notte in malga regala splendide emozioni… i campanacci delle mucche che pian piano diventano sempre meno, sono come una ninna nanna che ci accompagna tra le braccia di Morfeo. 

Sono le 3.40 e la sveglia ci ricorda che è ora di andare a recuperare le mucche al pascolo per la prima mungitura della giornata (la seconda nel tardo pomeriggio). Alle 4.00 si parte, il compito è arduo… svegliare le mucche che poi,  in modo assolutamente naturale, si dirigono verso la stalla. Il buio lascia spazio all'alba in quella che si preannuncia una giornata unica. 





Mi pare che qualcun'altra, oltre a me, sia un po' assonnata :)

Ci vogliono più di due ore affinché i due, anche loro giovanissimi, malgari terminano la mungitura. La tecnologia qui gioca un ruolo fondamentale,  le mungitrici automatiche riducono notevolmente i tempi permettendo la mungitura contemporanea di 8 mucche.
Mentre la mungitura prosegue, con la panna del latte munto la sera prima, Pietro ci mostra come viene prodotto il Butiro del Primiero e inizia anche la dimostrazione di trasformazione del latte in formaggio. I formaggi qui sono una cosa seria, e la produzione casearia di malga una tradizione da salvaguardare e promuovere, e la Strada dei Formaggi delle Dolomiti opera proprio con questi principi. Francesca ci spiega con grande passione quanto l’attività casearia qui sia una scienza perfetta, e quanto si faccia per salvaguardarla. È anche stato istituito un corso di studi specifico di caseificazione presso l’indirizzo di agraria, e presso malga Juribello sono presenti 3 giovani periti agrari a far pratica durante la stagione estiva. 

I bimbi affascinati dal processo di produzione del formaggio


Nel frattempo, mentre il latte raggiunge la giusta temperatura, non un grado in più,  non uno in meno, la colazione, momento tanto atteso, è pronta!
Latte fresco di mungitura, burro juribello appena fatto, composte di frutta, miele, yogurt, torte fatte in casa, formaggi dolci e succo di mela. Una colazione da campioni, per chi è al “lavoro” dalle 4 del mattino. 

Dopo la colazione, è il momento di tornare nella sala di caseificazione… il latte ha raggiunto la giusta temperatura ed è tempo di aggiungere il caglio  che, attraverso il processo effettuato dagli enzimi in esso contenuti, forma la cagliata. Un processo di produzione OGM free, come voluto dalle province di Trento e Bolzano.
Pietro ora inizia a mescolare, rompendo la cagliata in piccoli frammenti finché,  sempre attento alla giusta temperatura, separa la pasta dal siero e la ripone nelle fascelle di legno che danno la forma al formaggio. Dopo qualche giorno per far defluire tutto il siero presente e l’ammollo nell'acqua salata, il formaggio Juribello di Malga è pronto per la stagionatura!


Pietro al lavoro


Pietro e il cugino: 23 e 15 anni!

E dopo aver visto “nascere” questo meraviglioso prodotto, i malgari ci salutano e noi torniamo, attraverso i pascoli e con la guida di Mauro, del parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino, a Passo Rolle.
Un pranzo a malga Rolle, che non opera più come malga, ma solo come ristorante e rivendita di formaggi e burro locali, e ci dirigiamo verso San Martino di Castrozza. 


Mauro, guida del parco

Le meravigliose Pale di San Martino

L’Hotel Vienna,  è un gioiellino, un’oasi per rigenerarsi dopo la levataccia alle 3.40 e la mattinata in malga. Qualche ora nel centro benessere, la vasca nuvola che regala magiche sensazioni, un massaggio rilassante, una passeggiata alla scoperta del centro di San Martino e per finire una gustosissima cena a base di specialità tipiche e prodotti a km zero. Che giornata meravigliosa! È facile addormentarsi quando si sono vissute così tante emozioni…


La domenica mattina è ancora tempo di scoperte. Con Cristina partecipiamo all'escursione guidata nella foresta dei violini all'interno del parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino. Il parco, e le sue preparatissime guide, hanno un ricchissimo programma di visite giornaliere. Vi consiglio davvero un’escursione in questi boschi secolari, dove la natura è perfettamente conservata grazie all'intervento dell’uomo. Un equilibrio perfetto testimoniato dalla meraviglia che ci circonda. Il torrente Trevignolo attraversa l’area della foresta e l’area faunistica del cervo ci permette anche di osservare da vicino questi magnifici ungulati. Terminata l’escursione, con la navetta che parte dal centro visitatori del parco, raggiungiamo l’ingresso della Val Venegia.  Un paesaggio mozzafiato si apre ai nostri occhi. Le Pale di San Martino si mostrano in tutta la loro bellezza. 

Il torrente Trevignolo

La foresta dei violi. L'1% degli alberi tagliati qui viene utilizzato nella costruzione delle tavole armoniche degli strumenti.

Andrea, guida del parco



Forra del torrente Trevignolo



L'imbocco della Val Venegia
Dopo aver degustato i piatti succulenti di Malga Venegia (ah, la tosela… ricordate di assaggiare la tosela!), realizzo che il week end è terminato. Uno splendido week end in cui i minuti, le ore, i giorni, sono letteralmente volati. Un week end che mi ha fatto amare ancora di più le Dolomiti. Un week end che mi ha regalato emozioni e persone straordinarie, appassionate, innamorate della propria terra e che per questo me l’hanno fatta vivere nel migliore dei modi. 



Grazie #albeinmalga!  Grazie all'apt San Martino di Castrozza per la splendida accoglienza! Grazie a chi, anche quest’anno, mi ha dato la possibilità di esserci!


Se anche solo un pochino vi ho fatto venire voglia di vivere tutto questo, non aspettate… c’è ancora tempo per partecipare ad #albeinmalga.  E se lo volete fare anche voi qui,  l’appuntamento è per venerdì 7 agosto a malga Fossernica nella Valle del Vanoi, dove si produce il Butiro del Primiero.